Arte 4.0

Stiamo perseguendo con grande determinazione il nostro progetto di inclusione a favore delle persone non vedenti, ipovedenti, e daltonici attraverso un progetto che abbiamo chiamato Arte 4,0. Il progetto è articolato in più parti ed è finalizzato a trovare soluzioni ai vari gradi di disabilità visive. Come è facile intuire per ogni tipo di problematica deve essere trovato una soluzione specifica. Nel progetto Arte 4,0 seguiamo la sperimentazione Neurodigital per dotare i non vedenti di guanti tattili e promuoviamo la diffusione delle lenti EnChroma attraverso quali esaltare i colori e far partecipare alla gioia di percepire l'intera gamma di colori per chi in questo momento ne è escluso.

Arte 4.0

Un progetto digitale all’avanguardia per sancire l’accessibilità artistica per le persone non vedenti e ipovedenti

La Fondazione Paolina Brugnatelli con il progetto Arte 4.0 tramite l’ausilio delle più innovative tecnologie ottiche e digitali si pone l’obbiettivo di rendere l’arte accessibile anche a tutte le persone con deficit visivi come cecità, ipovisione e daltonismo. Arte 4.0 rende musei e gallerie ancor più luoghi di inclusione, divulgazione culturale e aggregazione sociale. Rendere il prezioso patrimonio artistico italiano accessibile a tutti, riprodurre la magia della sensazione del “vedere” ciò che non è mai stato possibile prima.

Il rapporto Global Data on Visual Impairments 2010 dell’OMS stima che nel mondo vi siano 36 milioni di persone cieche e 217 milioni ipovedenti, mentre in Europa sono rispettivamente 1 e 11 milioni. Si stima che siano affette da daltonismo circa 300 milioni di persone nel mondo delle quali fra le 2.2 e le 2.5 solo in Italia. Pertanto, milioni di persone non possono e non potranno mai beneficiare di capolavori scultorei come la testa di Nefertiti, la Venere di Milo o il Davide di Michelangelo, non essendo disponibili ad un’esperienza tattile diretta.

Se fosse però possibile ricreare tale esperienza?

È in risposta a questo interrogativo che si pone una delle mission della Fondazione Paolina Brugnatelli, avvalendosi dell’avanzata tecnologia digitale tattile AvatarVR della NeuroDigital Technologies per ricreare la prima esperienza tattile mediante realtà virtuale in Italia, tramite un paio di guanti aptici capaci di regalare uno ‘sguardo’ tangibile delle più belle opere scultoree del mondo a chi finora non ne ha avuto la possibilità.

Arte 4.0 pone inoltre la mission di elevare l’esperienza artistica di tutte le persone che affette da daltonismo sono soggette a forti limitazioni e difficoltà nella fruizione dell’arte visiva, dal cogliere gli stupefacenti contrasti dell’espressionismo astratto al percepire le vibranti sfumature cromatiche della pittura impressionista. Grazie alle lenti dell’azienda americana EnChroma, che combinano le più recenti neuroscienze nella percezione del colore ad avanzate tecnologie optiche, è possibile infatti ricalibrare ed accrescere la percezione dei colori primari ridando di fatto ‘colore’ alle migliaia di opere esposte nei musei e gallerie d’Italia.

La Fondazione Paolina Brugnatelli, in partnership con musei e gallerie d’arte sensibili al tema dell’inclusione per le disabilità visive, vuole offrire un contributo significativo, all’esperienza museale e alla fruizione dell’arte in tutte le sue espressioni, attraverso la scienza e gli ausili tecnologici di EnChroma e NeuroDigital Tecnologies.

Una volta terminata la fase di sperimentazione portata avanti tramite visite guidate a siti strategici al fine di individuare con maggiore precisione le esigenze del pubblico interessato, l’obiettivo del programma Arte 4.0 è di fornire ai musei italiani le sopracitate tecnologie e le relative conoscenze necessarie al loro utilizzo, permettendo di garantire la fruizione e l’accesso alla loro collezione artistica ad una fetta di pubblico altrimenti inevitabilmente sfavorita.

Questo obiettivo verrà perseguito con le risorse proprie della Fondazione e mediante raccolte fondi e sponsorizzazioni.


Museo Virtuale

in collaborazione con l'Istituto dei Ciechi di Milano

La tecnologia digitale tattile della NeuroDigital Technologies, l’AvatarVR, vincitrice del “Cannes Lions 2018 Festival Awards”, permette tramite le vibrazioni emanate dai guanti aptici di percepire le opere scultoree col tocco della mano. Nello specifico, i guanti tattili AvatarVR, utilizzano 10 attuatori vibro-tattili a bassa latenza per ricreare il senso della “visione tattile”. Dei sensori implementati nel guanto rilevano i movimenti delle mani dell’utente nello spazio virtuale individuando le interazioni fra la mano e l’oggetto virtuale, ricreando nell’utente l’impressione della sensazione tattile tramite la restituzione di un feedback sotto forma di vibrazioni, un vero imput per il cervello. Il guanto AvatarVR è stato modificato appositamente per questo tipo di progetto tramite l’aggiunta di una tecnologia multifrequenza atta a stimolare i diversi tipi di risposta tattile delle cellule nervose della pelle, per dare all’utente la percezione più accurata possibile della superficie dell’oggetto virtuale 3D. Le prime esperienze AvatarVR per persone non vedenti e ipovedenti, sono state fatte all’interno del programma artistico culturale “Touching Masterpieces” alla National Gallery di Praga, dove alcuni dei capolavori scultorei più belli al mondo sono diventati fruibili tramite il tatto. Le applicabilità ed i punti di forza di questa tecnologia sono innumerevoli ed evidenti, non limitandosi al già di per sé fondamentale traguardo di rendere l’arte più equa ed accessibile a tutti, ma rendendo possibile per di più l’abbattimento del limite stesso della spazialità e della temporalità offrendo all’utente l’opportunità di un’interazione sensoriale ‘diretta’ non solo delle opere scultoree presenti esclusivamente nella collezione del museo, ma delle più significative opere scultoree dell’intero patrimonio artistico mondiale, in un solo luogo ed in qualunque momento.

L’esperienza offerta tramite queste tecnologie non è inoltre limitata al bacino di utenti con difficoltà visive ma è perfettamente compatibile anche con il pubblico normovedente, il quale tramite il supporto del visore ottico avrà l’opportunità di una immersione ancora più completa nell’esperienza artistica virtuale, un tour alternativo fra le opere artistiche più belle al mondo senza precedenti in Italia.


L’esperienza offerta tramite queste tecnologie non è inoltre limitata al bacino di utenti con difficoltà visive ma è perfettamente compatibile anche con il pubblico normovedente, il quale tramite il supporto del visore ottico avrà l’opportunità di una immersione ancora più completa nell’esperienza artistica virtuale, un tour alternativo fra le opere artistiche più belle al mondo senza precedenti in Italia.

Alla scoperta del colore

in collaborazione con Gallerie d'Italia di Milano

Il daltonismo – analizzato per la prima volta nel 1794 dallo scienziato John Dalton, da cui prende il nome – è un disturbo che si eredita geneticamente ed altera la percezione del rosso (protanopia), del verde (deuteranopia), del giallo (tritanopia) o di tutti e tre i colori primari (acromatopsia). La sua diagnosi solitamente si ottiene attraverso il test di Ishihara, attraverso il quale si risale ai colori che non possono essere percepiti dai soggetti interessati.

E’ stata raggiunta la nuova frontiera nella tecnologia di visione a colori mediante lenti ottici all’avanguardia sviluppati da EnChroma. Le lenti sono progettati in modo unico per dare a chi ha il daltonismo la possibilità di vedere tutto lo spettro di colori brillanti che molti di noi danno per scontato. Utilizzando una tecnica di filtri di luce brevettata, la nostra tecnologia di lenti viene applicata con precisione matematica per affrontare forme comuni di daltonismo rosso-verde.

I visori EnChroma a prima vista sembrano comuni occhiali dalle lenti colorate, ma sono in realtà dotati di filtri ottici che rimuovono le lunghezze d’onda della luce in cui i coni rosso e verde della retina hanno una sovrapposizione eccessiva. In altre parole, vanno a regolare la percezione della tricromia – rosso, verde e blu – nei soggetti che non riescono a vedere correttamente tutti i livelli di colore. La lente è un filtro che elimina la banda che blocca alcune frequenze e potenzia la visione delle altre aumentandone la saturazione.

Gli occhiali EnChroma per daltonici sono progettati con lenti da esterno e da interno per un utilizzo ottimale in diverse condizioni di illuminazione. La luce solare intensa offre il massimo impatto cromatico, quindi gli occhiali da esterno offrono la scelta perfetta per il tuo primo paio di occhiali EnChroma. I nostri occhiali da interno sono progettati per condizioni di scarsa luminosità come la visualizzazione di computer e TV o come valido aiuto nel cucinare.

ll progetto EnChroma è stato accolto con entusiasmo al Museo Georgia O’Keeffe di Santa Fe, al Nelson-Atkins Museum of Art di Kansas City, al Crystal Bridges Museum of American Art, in Arkansas, al Museum of Contemporary Art di Chicago, al Museum of Contemporary Art di Denver, in Colorado e al Centraal Museum di Utrecht (al momento l’unico museo europeo). La diffusione di questa tecnologia nei musei e gallerie di Italia rappresenterebbe un ulteriore passo sulla strada della digitalizzazione e inclusione della fruibilità delle opere d’arte.